Ogni anno, la ricorrenza della Festa della Repubblica ci fornisce l’opportunità di riflettere sulla storia recente dell’Italia. In poco più di 70 anni, l’Italia è diventata una delle maggiori economie e uno dei maggiori esportatori al mondo, nonché uno dei maggiori produttori manifatturieri. È membro fondatore dell’Unione Europea e paese ospite della cerimonia della firma dei “Trattati di Roma” nel 1957, che istituiscono la Comunità Economica Europea e la Comunità Europea dell’Energia Atomica (Euratom). L’Italia fa parte dei maggiori consessi globali, come il G7 e il G20, ed e’ stata sette volte membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Quest’anno le nostre riflessioni, come nella maggior parte del mondo, sono profondamente diverse. I nostri pensieri vanno soprattutto alle vittime del COVID-19 in Italia e in qualsiasi altro paese e alle loro famiglie, a cui desideriamo esprimere la nostra più sentita solidarietà. Il nostro ringraziamento va inoltre al coraggio e alla dedizione altruistica di medici, infermieri, ricercatori, scienziati, polizia, esercito, funzionari del governo e persone comuni che hanno combattuto questo nemico invisibile per mesi con grande forza e resilienza, al fine di ristabilire un ambiente più sicuro per tutti. La nostra speranza è che ora tutti i paesi colpiti dalla pandemia ritornino presto a una vita normale.
Ma non vogliamo dimenticare, non possiamo dimenticare, non dobbiamo dimenticare. L’Italia è stato uno dei primi paesi in Europa ad essere pesantemente colpito dall’epidemia. Sono state applicate misure molto rigorose, dal blocco completo degli spostamenti su tutto il territorio nazionale ai test diagnostici su larga scala. L’Italia è riemersa dalle settimane più difficili del picco dell’epidemia tra marzo e aprile grazie alla dedizione del nostro personale medico e sanitario, alle misure di contenimento adottate dalle autorità, al rigoroso rispetto di tali misure e alla resilienza del popolo italiano e alla solidarietà degli amici dell’Italia nel mondo. Ora il Paese sta tornando alla normalità, con molte aree del territorio in cui i contagi si sono pressoché azzerati da alcune settimane.
Stiamo ora percorrendo nuovi sentieri, stiamo navigando in acque inesplorate, ma siamo comunque determinati a superare qualsiasi sfida che ci attende, unendo sicurezza e protezione con il costante recupero delle nostre capacità industriali e tecnologiche associate al “Made in Italy”. Finora il governo italiano ha adottato un pacchetto di misure economiche e fiscali a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane per oltre 200 miliardi di euro, di cui 30 miliardi per le piccole e medie imprese, da destinare alle attività promozionali all’estero e alle garanzie delle esportazioni.
L’Ambasciata d’Italia a Seoul intende collaborare strettamente con la Repubblica di Corea per superare le sfide attuali e riavviare le nostre attività economiche. In una situazione così complessa, il governo coreano è riuscito a contenere efficacemente la diffusione dei contagi COVID-19 sul suo territorio nazionale. Ora dobbiamo utilizzare le nostre risorse collettivamente, poiché nessun paese può superare da solo questa pandemia, accelerare la ricerca comune e affrontare coraggiosamente le sfide che ci attendono, trasformandole in opportunità. L’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, con sede a Roma, è stato uno dei primi istituti al mondo a identificare la sequenza del codice genetico del COVID-19 all’inizio di febbraio. Oggi, cinque istituzioni italiane stanno lavorando attivamente allo sviluppo di un vaccino, ovvero l’Istituto Spallanzani, GSK Vaccines a Siena, IRBM Science Park, Reithera e Takis a Pomezia. Ora vogliamo sviluppare ulteriormente la cooperazione già esistente con le istituzioni coreane impegnate in tale settore, come la Seoul National University e l’Istituto nazionale coreano della salute, nonché con l’Istituto internazionale per i vaccini, che ha sede a Seoul.
Le crisi internazionali devono essere un’opportunità per migliorare, cambiare e crescere, ma anche per mostrare solidarietà, come 70 anni fa quando, allo scoppio della guerra di Corea, vi è stata una forte solidarietà da parte di molti paesi, tra cui l’Italia, nei confronti della Repubblica di Corea.
La chiave di volta è una cooperazione internazionale più efficace. Italia e Corea collaborano già efficacemente in numerosi consessi internazionali, con l’obiettivo di promuovere il multilateralismo, l’apertura e la solidarietà. Ora stiamo affrontando sfide che sono globali per loro natura. Oltre all’attuale pandemia di COVID-19, vi sono anche il cambiamento climatico, i disastri naturali, il terrorismo, la criminalità organizzata. L’Unione Europea e l’Italia sono in prima linea nel sensibilizzare l’opinione pubblica sul riscaldamento globale raggiungendo entro il 2030 gli obiettivi di riduzione delle emissioni e entro il 2050 la neutralità climatica, compresa la decarbonizzazione, e promuovendo l’economia verde attraverso lo sviluppo di energie rinnovabili, l’economia circolare e gli investimenti nelle tecnologie verdi. L’Italia si è inoltre impegnata ad ospitare con successo la COP26 assieme al Regno Unito nel 2021 e a lavorare a stretto contatto con il governo coreano anche nel quadro del Vertice P4G – “Partenariato per la crescita verde e gli obiettivi globali 2030”, che sarà ospitato a Seoul l’anno prossimo.
Il mondo che emergerà alla fine della pandemia potrebbe essere significativamente diverso. A questo proposito, crediamo che la resilienza, la creatività e l’innovazione, che sono sempre state caratteristiche distintive del “Made in Italy” conosciuto a livello internazionale, porranno le basi della nostra ripresa e renderanno la nostra economia più dinamica e innovativa nel mondo post-COVID19. Nel frattempo, attendiamo di accogliere nuovamente i turisti coreani in Italia, la loro prima destinazione in Europa da alcuni anni, e di creare nuove opportunità per sviluppare ulteriormente il nostro partenariato strategico.
Federico Failla
Ambasciatore d’Italia in Corea
June 2nd, the Italian National Day: new challenges and new opportunities.
Every year, the anniversary of the Italian National Day gives us the opportunity to reflect on the recent history of Italy. In just more than 70 years, Italy has become one of the largest economies and one of the largest exporters in the world, as well as one of the largest manufacturers. It is a founding member of the European Union and host of the signing ceremony of the Treaties establishing the European Economic Community and the European Atomic Energy Community (Euratom) in 1957, that later became known as “Treaties of Rome”. Italy is part of the major global fora, including G7 and G20, and it has been serving as a non-permanent member of the UN Security Council seven times.
This year our reflections, as in most countries in the world, are significantly different. Our thoughts are with the victims of COVID-19 in Italy and everywhere else, to whom we wish to pay our deepest respect. Our tribute goes to the courage and selfless dedication of doctors, nurses, researchers, scientists, police, army, government employees and ordinary people who have been fighting this invisible enemy for months with tireless and unrelenting efforts, so as to re-establish a safer environment for all. Our hopes are that all the countries affected with the pandemic will go back to a normal life very soon.
But we do not want to forget, we cannot, we must not. Italy has been one of the first countries in Europe to be heavily affected by the epidemic. Very rigorous measures have been enforced, from the complete lockdown to massive screening tests for the population. It has re-emerged from the most difficult weeks of the epidemic’s peak between March and April thanks to our medical and sanitary personnel dedication, containment measures adopted by the authorities, strict compliance and resilience of the Italian people, and solidarity of friends of Italy in the world. And it is now coming back to normalcy, with many areas where the number of contagions has been close to zero for quite a few weeks.
What lies in front of us is an uncertain road, as for every country. We are still in uncharted waters. We are nevertheless determined to overcome any challenge that lies ahead, combining security and safety with steady recovery of our industrial and technological capabilities that are associated with “Made in Italy”. The Italian Government has so far adopted a package of economic and fiscal measures to support the internationalization of the Italian companies, namely more than 200 billion Euros, including 30 billion for Small and Medium Enterprises, in promotional activities and guarantees for exports.
The Embassy of Italy in Seoul intends to work closely together with the Republic of Korea in order to overcome the current challenges and restart its economic activities. In such complex situation, the Korean government has managed to effectively contain the spread of the COVID-19 contagions on its national territory. We now need to use our resources collectively, since no country can overcome this pandemic on its own, speed up joint research and deal courageously with challenges that lie ahead by turning them into opportunities. The Lazzaro Spallanzani National Institute for Infectious Diseases, based in Rome, was one of the first institutes in the world to identify the COVID-19 string in early February. Today, five Italian institutions are actively working on the development of a vaccine, that is Spallanzani Institute, GSK Vaccines in Siena, IRBM Science Park, Reithera and Takis in Pomezia. We are now looking forward to develop further our standing cooperation with relevant Korean institutions, namely Seoul National University and Korea National Institute of Health, and the International Vaccine Institute.
International crises must be an opportunity to improve, change and grow, but also to show solidarity, like 70 years ago when, at the outbreak of the Korean War, there was a strong show of solidarity by several countries, including Italy that provided medical help, towards the Republic of Korea.
The key is a more effective international cooperation. Indeed, Italy and Korea cooperate effectively in many multilateral fora, with the aim to promote multilateralism, openness and solidarity. With this in mind, we face challenges that are global in nature. Besides the current pandemic, there are other compelling global challenges, such as climate change, natural disasters, terrorism, organized crime. European Union and Italy are at the forefront of raising the awareness about the global warming by achieving by 2030 climate reduction targets and by 2050 climate neutrality, including de-carbonization, and by promoting green economy through developing renewable energies, recycling and investments in green economy. We are also committed to successfully co-host COP26 with the United Kingdom in 2021, and to closely work with the Korean Government, also in the framework of the P4G – “Partnership for Green Growth Summit and the Global Goals 2030” that will be hosted in Seoul also next year.
The world that will emerge when the pandemic will be over could be significantly different. In this regard, we believe that the resilience, the creativity and the innovation, that have always been distinctive features of “Made in Italy” known internationally, will lay the basis of our economic recovery and will make our economy more vibrant and innovative in the post-COVID19 world. In the meantime, Italy is looking forward to welcome again Korean people back to Italy, which has been the first destination in Europe for Korean tourists for years, and to create new opportunities for further developing our strategic partnership.
Federico Failla
Ambassador of Italy to Korea