Tra le tante caratteristiche che accomunano il popolo italiano a quello coreano, vi è una grande sensibilità per l’estetica, l’arte e la bellezza. In occasione della grande fiera artistica Frieze nella prima settimana di settembre, la città di Seoul si è trasformata in un museo a cielo aperto e nella cornice perfetta per qualche riflessione sull’arte.
In quanto donna in una carriera, quella diplomatica, che un tempo era preclusa al genere femminile, quest’anno, in concomitanza con Frieze, ho voluto ospitare in Residenza d’Italia un evento-mostra sul tema delle donne italiane nell’arte, ulteriore settore dove il ruolo delle donne è stato riconosciuto solo di recente.
Le opere di sei grandi artiste italiane, dal 19mo secolo ai nostri giorni, hanno viaggiato dall’Europa a Seoul per la nostra esposizione, svoltasi il 3 settembre, offrendo ai visitatori spunti di riflessione sull’influenza femminile nell’arte.
Alcune storie di artiste donne italiane sono testimonianze di genio e caparbietà. Penso ad esempio ad Artemisia Gentileschi, pittrice del XVII secolo abilissima nel trasporre su tela immagini emozionanti e rappresentative della battaglia personale che questa artista dovette combattere. Gentileschi fu infatti vittima di stupro da parte del suo insegnante di pittura e potete immaginare quanto difficile fu per una giovane donna del 600 affrontare lo scandalo che seguì la denuncia dello stupro. Ciò non impedì ad Artemisia Gentileschi di divenire una delle principali artiste non solo in Italia ma anche in Europa, tanto da essere considerata erede di un grande maestro quasi contemporaneo, il Caravaggio.
Ho un annuncio speciale al riguardo: le opere di Gentileschi e Caravaggio arriveranno in Corea questo novembre per celebrare i 140 anni delle relazioni tra i nostri Paesi!
Nel corso dei secoli la presenza delle donne nell’arte italiana e anche globale è gradualmente cresciuta, fino ad arrivare a una più marcata affermazione nel XX secolo.
Dallo scorso secolo, anche in Corea sono emerse figure importanti di artiste donne. Ricordo Yun Suknam, fiera sostenitrice dei diritti delle donne; Kim Sooja, che ha affrontato in maniera apparentemente semplice temi estremamente profondi, dalla questione ambientale alle miriadi di sfaccettature dell’animo umano; Lee Bul, le cui opere grottesche e seduttive ci pongono di fronte alle sfide della modernità; Yang Haegue, eccezionale artista del paradosso, il cui linguaggio va oltre lo spazio ed il tempo: donne che con sapienza e genialità hanno esplorato i temi dell’identità, della memoria, del corpo, donandoci opere di riconosciuta fama.
In Italia, così come in Corea, le artiste donne hanno dovuto nel tempo profondere un enorme impegno per potersi esprimere e affermare appieno.
A me personalmente, dome donna, piace pensare che queste grandi artiste donne del passato e del presente abbiano trasmesso impegno, caparbietà’ fantasia e creatività’come forse gli artisti uomini non avrebbero saputo fare.
Ricordiamole queste donne, emozioniamoci e lasciamoci trasportare da loro nella riflessione personale!